INEOS Grenadiers, parla il dottore che ha curato Egan Bernal: “Il processo di riabilitazione continua”
Il dottore Manuel Ignacio Guitérrez Zamora è a capo dell'equipe medica che sta curando il portacolori della Ineos Grandiers: dalla sue parole trapela un certo ottimismo
La strada del pieno recupero è ancora lunga per Egan Bernal. Dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto il 24 gennaio scorso riportando numerose fratture, il colombiano della Ineos Grenadiers sta affrontando quella che lui stesso ha definito “la gara più dura della miz vita”, cioè il cammino di riabilitazione dopo le tante operazioni a cui è stato sottoposto. Nonostante i medici invochino ancora prudenza e non sappiano indicare una tempistica certa per il recupero del vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, è evidente a tutti che, per il momento, il paziente sta rispondendo bene, come dimostrano le immagini in cui il classe 1997 compie i primi passi in autonomia.
Sulla sua situazione è intervenuto il dottor Manuel Ignacio Gutiérrez Zamora, cioè colui che sta guidando il team di medici che si sta occupando della situazione del vincitore del Tour de France 2019. Intervistato nel programma Por los Campos del Deporte sul canale RCN Antena 2, il medico ha dichiarato: “Il team medico è stato totalmente concentrato sul proprio lavoro ed è stato molto serio sul fornire informazioni su di un paziente che ha subito un politrauma, la cui vita era a rischio e per il quale siamo riusciti a risolvere i problemi, dando ad ognuno la giusta priorità”.
Nello specifico, poi, si è parlato della rotula: “Era una frattura scomposta. Ha richiesto un lavaggio chirurgico e una fissazione con un sistema che ha permesso una mobilitazione della frattura. Oggi fortunatamente abbiamo nel ginocchio una mobilità adeguata di circa 90 gradi senza dolore, che ci permette di pensare ad una prognosi molto buona. È questa è una cosa molto buona per lui dato il suo stato di atleta di alto livello. In futuro potrebbe essere necessario rimuovere il materiale che abbiamo usato per l’osteosintesi”.
“Adesso il processo di riabilitazione continua – ha aggiunto – Nella clinica abbiamo il team multidisciplinare necessario per occuparcene. Possiamo occuparci della tua colonna, del fianco, del ginocchio… Siamo concentrati sulla riabilitazione, sul dolore e stiamo tutti lavorando su questo aspetto alla Clinica de la Sabana. Una data? È molto difficile parlare di tempistiche, anche se è quello che tutti vogliono sapere”.
Tuttavia ci sono continui segnali che fanno sperare che le cose possano procedere velocemente e nel migliore dei modi possibili: “La medicina non si può porre come una scienza matematica e ancora non possiamo parlare di tempi esatti. Stiamo andando con i giusti tempi ed abbiamo il vantaggio di essere davanti ad una persona giovane, magra, con un’eccellente risposta cardiovascolare e speriamo che lui continui a rispondere nello stesso modo“.
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